Cloudya è il centralino telefonico virtuale, o Cloud PBX, sviluppato da Nfon per venire incontro alle esigenze di comunicazione delle aziende di oggi. Esigenze che ormai guardano al Cloud come leva di semplificazione, efficientamento e risparmio, ma che talvolta non vengono associate anche all’ambito della telefonia. Eppure la soluzione di Nfon sfrutta proprio la tecnologia della nuvola per conseguire gli stessi risultati di scalabilità e risparmio che solitamente si raggiungono con data center e applicazioni gestiti in outsourcing e non più in modalità on-premise. Cloudya condivide con questo paradigma di erogazione delle risorse anzitutto una caratteristica: zero investimenti per la sua implementazione.
A differenza dei consueti centralini ISDN, la cui installazione richiede costi di avvio e di manutenzione molto alti, il sistema virtuale di Nfon non necessita di alcuna spesa infrastrutturale legata all’hardware né di politiche di aggiornamento portate avanti con l’intervento da fuori di un tecnico negli uffici dell’azienda. Politiche che, fra l’altro, tendono a diventare sempre più onerose man mano che gli apparecchi cominciano a dare segni di invecchiamento. Cosa assai probabile se il centralino adotta una parte hardware rilevante, come è il caso dell’ISDN, molto meno se si fonda su una virtualizzazione di quasi tutte le sue componenti. Il principio di Cloudya, infatti, si basa sull’esternalizzazione di tutto il servizio telefonico multinumero e su un canone periodico abbinato a ciascuna attivazione. All’interno del canone sono comprese le funzionalità evolute di un centralino, incluse alcune che un’architettura tradizionale non supporta, insieme a un’assistenza costante 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Quest’ultima si fa carico di assicurare elevate performance prestazionali senza il rischio di interruzioni e, soprattutto, senza costringere chi lavora, al momento di un guasto alle linee telefoniche, ad attendere l’arrivo di un tecnico che risolva il problema in sede.
L’abbattimento del TCO (Total Cost of Ownership), del cosiddetto costo di proprietà, si riverbera anche in una migliore valorizzazione del proprio personale IT. Generalmente i dipendenti che presiedono alla gestione dei sistemi informativi aziendali, sono anche coinvolti in caso di malfunzionamento del centralino telefonico o se bisogna apportare delle modifiche derivanti da spostamenti, arrivo di nuovi collaboratori ecc. Problemi di configurazione o di rete, infatti, possono essere risolti attingendo alle loro competenze, ma con un dispendio di tempo e di energie che vengono sottratti a compiti più core. Il lavoro del personale IT ha un costo, come quello di tutti gli altri colleghi, e la sua allocazione ottimale è un bene sia per l’interessato sia per gli obiettivi di business dell’azienda. Cloudya solleva dall’onere di doversi occupare di questi aspetti ordinari e a scarso valore aggiunto, poiché demanda a Nfon la responsabilità globale della gestione e del mantenimento del centralino, liberando risorse che possono essere così impiegate in mansioni più strategiche.
L’efficienza ha un impatto positivo che si misura con parametri differenti dal mero risparmio economico, seppure poi questi incidano su margini e fatturato. Stiamo parlando di incremento di produttività e di maggiore flessibilità. Il sistema di Nfon ha il pregio di combinare il risparmio immediato, dovuto alla mancata installazione di apparecchiature on-site, con l’introduzione di una logica che favorisce la duttilità e supera i limiti, dimensionali e geografici, che condannano oggi i classici centralini a una rapida e inarrestabile obsolescenza. Cloudya, in sostanza, sovverte le regole dettate dalla distanza, consentendo un utilizzo del centralino dappertutto, sia in ufficio sia in trasferta, senza che questo comporti un aggravio in bolletta. Inoltre, poiché fa convergere verso un’unica persona tutti i canali di comunicazione (fisso, smartphone, mail, fax ecc.), realizzando quella che viene definita Unified Communications as a service (UCaaS), ottiene ulteriori risultati in termini di reperibilità del personale e di velocità di condivisione delle informazioni. Risultati, anche questi, che difficilmente si potrebbero ottenere con gli investimenti molto più cospicui richiesti da un centralino di vecchia concezione.