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Come la tecnologia ci ha cambiato la vita: la testimonianza di NFON

Scritto da Nfon | 23 luglio 2020

La tecnologia e le innovazioni hanno radicalmente trasformato il nostro modo di affrontare le giornate lavorative, di rapportarci con i clienti e i colleghi. La diffusione di soluzioni collaborative e da remoto ha facilitato l’emergere di un nuovo modo di lavorare, dove l’attenzione non è più rivolta al luogo fisico dell’attività, l’ufficio, ma al raggiungimento degli obiettivi prefissati e al monitoraggio dei progressi. 

Per fare questo è importante fornirsi dei giusti strumenti, capaci di migliorare la comunicazione e la collaborazione e adatti a favorire la semplificazione delle attività lavorative. NFON lo sa bene: dal 2007 si impegna a fornire ai propri clienti soluzioni che permettano di gestire la propria attività in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Come Cloudya, il centralino in cloud di ultima generazione che fornisce un servizio a tutto tondo nella comunicazione virtuale. Marco Pasculli, Managing Director di NFON, ci parla dei vantaggi che Cloudya ha portato alla sua azienda, soprattutto in questo periodo di particolare incertezza. 

Oggi siamo riusciti a toccare con mano, provandolo anche sulla nostra pelle, come la tecnologia ci abbia consentito di continuare a lavorare e comunicare con partner, colleghi e fornitori. Indipendentemente dal fatto di essere a casa. L’impatto che stiamo avendo noi di NFON e i nostri affiliati è enorme” spiega. 

La situazione che si è creata negli ultimi mesi, ha forzato molte aziende ad adottare lo smart working, per poter continuare la propria attività: è così emersa in tutta la sua evidenza l’importanza di utilizzare strumenti capaci di rendere le imprese in grado di reagire ai cambiamenti. Una connessione veloce e sicura e le giuste applicazioni che facilitino la comunicazione: sono queste le tecnologie che secondo Pasculli sono essenziali e che devono coesistere sullo stesso strumento, che sia pc o smartphone. Tuttavia, la situazione di emergenza ha sottolineato anche come molte aziende italiane non stiano ancora sfruttando appieno gli strumenti forniti dalla tecnologia. 

Negli ultimi 15 anni le aziende si sono mosse lentamente nell’adozione di tecnologia per la comunicazione. E anche se oggi quasi tutte le organizzazioni usano strumenti di produttività in cloud, nel mondo della telefonia e della comunicazione l’Italia si contraddistingue per il più basso tasso in Europa di strumenti digitali e in cloud. Da noi si lavora ancora in casa su hardware delle aziende”.

 

Il ritardo di cui parla Pasculli si riflette sullo stato del processo di digitalizzazione dell’economia e della società italiane, come è emerso dall’ultimo rapporto DESI, a cura della Commissione Europea, che analizza il progresso della digitalizzazione nei singoli Stati membri. Il rapporto del 2020, relativo ai dati raccolti nel 2019, fornisce un’immagine impietosa del nostro Paese: posizionata al quartultimo posto, l’Italia cerca di recuperare un ritardo decennale, e mentre si prepara alla sfida del 5G resta indietro nella diffusione delle reti ad altissima capacità e, soprattutto, nel cosiddetto digital mindset, il complesso delle competenze digitali, dei suoi cittadini.

Ma il momento è favorevole per un cambiamento di rotta da parte delle aziende, anche quelle di ridotte dimensioni.

 

Le soluzioni Cloud: come hanno rivoluzionato la comunicazione aziendale

Al centro della sfida della connessione del futuro, c’è il cloud. Collegati, sempre e da qualsiasi luogo: le soluzioni cloud hanno permesso di rivoluzionare le comunicazioni e i modelli operativi. I vantaggi sono innumerevoli, come spiega Pasculli: “Noi di NFON vendiamo quello che tutte le aziende dovrebbero adottare: servizi in cloud, servizi di comunicazione e collaborazioni per gli individui, per le aziende e B2B, che possono essere utilizzati attraverso qualunque connessione a Internet. Vendiamo beni immateriali attraverso applicazioni in cloud, portali dove le persone possono comprare e configurare i propri servizi. Proprio per questo, siamo un’azienda virtualizzata e virtualizzabile. Oggi usiamo e vendiamo strumenti che forniscono le stesse prestazioni in ufficio, a casa o in barca, purché ci sia una connessione a Internet”.

In uno scenario dove il cambiamento è continuo, le soluzioni cloud forniscono alle aziende lo strumento per adattarsi e reagire velocemente alle nuove sfide che si presentano. “La natura del nostro business è proprio questa’’, aggiunge Pasculli. “È necessario enfatizzare quello che si può fare in remoto. E il cloud lo fa. Non per nulla le aziende che lavorano in remoto sono più efficienti; per questo, credo che per le organizzazioni sia arrivato il momento di spostare una fetta del loro business sul digitale”.

I vantaggi dello smart working, come dicevamo, sono divenuti evidenti negli ultimi mesi, quando è stato necessario per molte aziende applicare il lavoro da remoto per continuare con la propria attività. Molti vecchi pregiudizi sono caduti, come il timore che lo smart working comportasse una riduzione della produttività. Le aziende che hanno adottato i giusti strumenti hanno infatti assorbito meglio il cambiamento, come spiega Pasculli. “Abbiamo una vasta casistica di clienti, le cui aziende hanno dimensioni diverse, che hanno adottato i nostri servizi negli ultimi mesi. I feedback? Una buona dose di gratitudine, perché grazie a Cloudya i nostri clienti hanno continuato a lavorare, come se fossero in ufficio. Hanno continuato a comunicare e ricevere comunicazioni dal mondo, hanno continuato a collaborare con i propri dipendenti e i clienti senza perdere efficienza”.

Cloudya, infatti, è una soluzione che permette di avere l’ufficio sempre con sé: il multitelefono consente di utilizzare fino a un massimo di 9 dispositivi diversi disponibili sullo stesso numero, mentre il servizio di audioconferenze moderate permette di connettere fino a un massimo di 50 partecipanti interni ed esterni con autenticazione mediante PIN. La comunicazione quindi rimane facile, rapida e sicura, anche quando i dipendenti lavorano non in compresenza. Inoltre, Cloudya si integra facilmente agli altri programmi già utilizzati dall’azienda, con soluzioni che ne sfruttano e ne elevano le potenzialità, come Nvoice for Skype for Business e Nvoice for Microsoft Teams.

Cybersecurity: Cloudya mette la sicurezza al primo posto

La possibilità di accedere a dati e programmi aziendali da qualsiasi dispositivo pone il problema della protezione dagli attacchi esterni. Infatti, negli ultimi mesi con l’adozione dello smart working da parte di molte aziende, si sono moltiplicati i Cyber Attacks, gli attacchi informatici. Per questo, la sicurezza è sempre stata al primo posto per NFON. “La nostra azienda punta alla qualità e alla sicurezza informatica. Questo si declina nel fatto che non solo adottiamo strumenti che proteggono da attacchi di qualunque natura, completamente in linea con la cybersecurity, ma abbiamo addirittura sviluppato dei sistemi di sicurezza informatici proprietari che si affiancano a sistemi di sicurezza commerciali”, conclude Pasculli. “Un esempio? Abbiamo adottato, primi nel mondo, una protezione con dei pin che si inseriscono direttamente sul telefono per evitare gli attacchi. Ciò fa capire quanto investiamo sulla sicurezza”.