Smart working, da necessità a realtà strutturata nel mondo del lavoro: dopo che nel 2020 diversi italiani hanno sperimentato il lavoro da remoto per la prima volta, sono molti i lavoratori che sperano di mantenere, anche in parte, forme di lavoro flessibile. Secondo una ricerca di Manpowergroup, infatti, la pandemia ha cambiato le priorità dei lavoratori, con l’85% che dichiara di volersi concentrare sul proprio benessere come priorità, mentre l’83% spera di poter beneficiare di forme di lavoro flessibile anche nel futuro.
Complice la pandemia, che ha dato una spinta all’adozione delle tecnologie digitali, le abitudini e i desideri dei lavoratori sono mutate non solo in Italia, ma in tutto il mondo: lo si nota nei comportamenti di chi cerca lavoro e nel cambiamento delle modalità di ricerca di personale da parte delle aziende.
La diffusione dello smart working: vantaggi e svantaggi.
Secondo il rapporto “The Future of Work 2020” del World Economic Forum, che cita dati raccolti da LinkedIn, nel periodo febbraio-giugno 2020 sono quasi raddoppiati i lavoratori in cerca di opportunità da remoto, mentre il numero di annunci di ricerca di collaboratori da remoto è progressivamente aumentato, fino a raddoppiare a metà aprile 2020 e triplicare a metà giugno.
Lo conferma anche una ricerca di Aidp (Associazione italiana direttori di personale) pubblicata nel settembre del 2020. I risultati del sondaggio mostrano che molte aziende stanno valutando di mantenere stabilmente soluzioni di lavoro flessibile: il 68% del campione ha dichiarato, infatti, di voler prolungare le attività di smart working anche nella fase di ritorno a una “nuova normalità”.
Per il 70% delle aziende intervistate, il lavoro agile potrà interessare 2 o 3 giorni a settimana, mentre il 30% ha dichiarato di aver già programmato per il nuovo anno investimenti volti a facilitare il lavoro da remoto. Tra i vantaggi dello smart working, gli intervistati hanno citato: risparmio di tempo e costi di spostamento per i lavoratori (69%), maggiore soddisfazione dei dipendenti e miglioramento della vita in termini di work-life balance (64%) e aumento della responsabilità individuale (46%).
Ma insieme ai vantaggi, si è anche diffusa la consapevolezza sulle problematiche e le sfide associate: prima tra tutte la perdita di relazioni sociali (62%), la mancanza di separazione tra ambiente lavorativo e domestico (32%) e il rischio di sovraccarico da lavoro (21%). Anche l’OCSE ha affrontato il tema in un rapporto dell’ottobre 2020, dove si raccomanda una giusta dose di lavoro da remoto, senza eccedere per non compromettere la produttività e la stabilità delle relazioni sociali.
Tutti i vantaggi Cloudya, il centralino in cloud di NFON per sfruttare appieno le potenzialità e i vantaggi dello smart working.
Per affrontare nel modo migliore queste sfide, importantissima è la scelta delle soluzioni tecnologiche che abilitano lo smart working, come Cloudya, il centralino in cloud di NFON, a cui si sono affidate oltre 40.000 aziende in Europa. Grazie a un pacchetto di soluzioni integrate e premium, Cloudya è in grado di adattarsi alle esigenze di tutte le aziende, indipendentemente dalle dimensioni dell’organico e dal settore in cui si opera.
Semplice, flessibile e affidabile: gli strumenti e i servizi di Cloudya sono pensati per garantire la continuità delle comunicazioni interne ed esterne all’azienda per lavorare senza interruzioni, a casa come in ufficio: grazie al servizio multitelefono, infatti, si può collegare al proprio numero di telefono fisso fino a un massimo di 9 dispositivi, anche smartphone e tablet.
Un vantaggio, per tutte quelle aziende che intendono adottare il sistema di lavoro da remoto o ibrido: in ufficio, in uno spazio di co- working, o a casa, il lavoratore avrà comunque accesso a tutti i suoi dati e alle sue conversazioni attraverso il log- in al proprio account, con la possibilità di ricevere FAX e messaggi di segreteria telefonica sul proprio telefono.
Il centralino in cloud di NFON, infatti, è pensato per la gestione delle comunicazioni aziendali a 360 gradi, affrontando al meglio le sfide della collaborazione in remoto, come la difficoltà di seguire una riunione a distanza: il servizio audioconferenze moderate, ad esempio, si adatta alle esigenze di team numerosi, permettendo di organizzare audioconferenze con un numero massimo di 50 partecipanti, mentre gli strumenti di sale conferenza virtuali, videochiamata e condivisione dello schermo permettono un’esperienza di collaborazione più personalizzata.
Il tutto con un occhio alla flessibilità, elemento che caratterizza lo smart working: gli strumenti di video e audiconferenza di Cloudya, infatti, permettono di aggiungere utenti anche in corso di chiamata. Inoltre, grazie al servizio multitelefono, i lavoratori possono utilizzare più dispositivi contemporaneamente decidendo, ad esempio, di continuare una chiamata iniziata dalla postazione fissa sul proprio smartphone, senza alcuna interruzione al servizio.
Per quelle aziende dove la forza lavoro diffusa è una realtà, Cloudya ha pensato a una soluzione premium per integrare le funzioni del centralino agli strumenti di produttività e collaborazione da remoto: con la soluzione Nvoice for Microsoft Teams è possibile aggiungere la connettività della rete al sistema telefonico Microsoft e integrare il pacchetto di soluzioni Cloudya all’interno dell’ecosistema di soluzioni collaborative di Microsoft.
Proprio la flessibilità del prodotto di NFON lo rende la scelta giusta per destreggiarsi tra le tante insidie di questo periodo di incertezza, eliminando i costi fissi (non è infatti previsto un canone fisso, ma il costo varia a seconda delle utenze attive) e permettendo ai clienti, in qualsiasi momento, di rimodulare gli utenti attivi a seconda dei bisogni dell’azienda.
Una soluzione, che si adatta anche alla gestione delle compagnie multi sede con uffici all’estero: NFON mette a disposizione utenze internazionali, con un servizio di assistenza da remoto disponibile 7 giorni su 7, nella lingua locale della sede. Proprio la facilità di connessione tra le varie sedi ha spinto l’azienda Maxi Zoo Italia a scegliere Cloudya per collegare i suoi 1.500 punti vendita sparsi in diversi Paesi d’Europa e grazie al sostegno di NFON l’azienda è stata in grado di collegare in poco tempo oltre 700 punti vendita, nonostante la pandemia in corso.
Grazie a queste caratteristiche, Cloudya è lo strumento perfetto per sfruttare appieno tutte le potenzialità e i vantaggi dello smart working, riducendo le difficoltà legate al passaggio dalla modalità “in presenza” alla modalità da remoto e per guidare le aziende nel futuro, dove le forme di lavoro ibrido che stanno prendendo sempre più piede sono destinate a mettere in discussione il ruolo predominante dell’ufficio.