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Smart working e caro bollette: ultimissime 2022

Scritto da Nfon | 27 settembre 2022

I lavoratori italiani, in questi due anni di pandemia, hanno potuto beneficiare dei numerosi vantaggi dello smart working o del lavoro ibrido. Ci sono sicuramente ancora delle criticità, che vanno affrontate, ma la possibilità di lavorare da casa ha migliorato la produttività aziendale e il proprio rapporto vita-lavoro. 

Tuttavia, con la fine dell’estate e gli obblighi di legge, una recente indagine di Randstad Research dimostra che l’Italia è in controtendenza rispetto agli altri paesi Europei. Sono rientrati in ufficio per tutta la settimana più dipendenti del previsto. Solo il 37,2% (ovvero 2,9 milioni di lavoratori) stanno lavorando da remoto in Italia, ovvero un terzo dei lavoratori potenziali, che sono stimati a 8,3 milioni.

L'Italia insieme alla Spagna, è infatti l'unico Paese dove lo smart working non è cresciuto con costanza, anzi decresce. Dal 2019 al 2020 la percentuale degli occupati che lavorano almeno la metà delle ore da casa è salita dal 3,6% al 12,2%, per scendere poi all’8,3% nel 2021. Nello stesso periodo la media europea ha registrato invece una crescita costante e inarrestabile passando dal 5,4% del 2019 al 13,4% nel 2021, con picchi in Irlanda (dal 7% del 2019 al 32% del 2021) e Belgio (dal 6,9% al 26,2%).

Purtroppo, la cultura del controllo e del presenzialismo sembra prevalere sulla logica, facendo regredire le imprese italiane. Allo stesso tempo però, le aziende devono fare i conti con una realtà totalmente cambiata e nuove sfide, come la difficoltà di reclutare risorse e la più alta percentuale di dimissioni di giovani, mai vista prima. 

Per avviare un cambio di rotta e far emergere lo smart working all’interno di questa nuova normalità, la legge viene fortunatamente in aiuto. 

Il Decreto Legge Aiuti Bis, 9 agosto 2022 n. 115, prevede la proroga dello smart working fino al 31 Dicembre 2022. O meglio, la possibilità di ricorrere al lavoro a distanza semplificato, per cui non è obbligatoria la stipula di un accordo tra azienda e dipendente, come imposto a partire dal 1° Settembre 2022. Inoltre, il decreto legge favorisce l’accesso allo smart-working per lavoratori cosiddetti “fragili” (in possesso di certificazione che attesti il rischio derivante da immunodepressione, esiti di patologie oncologiche e svolgimento di terapie salvavita) e genitori di figli minori di 14 anni. 

Il Decreto Aiuti Bis è stato approvato anche per sostenere imprese e famiglie contro la crisi energetica e contrastare gli aumenti delle bollette di luce, gas e carburanti. Il testo infatti, rafforza il bonus sociale per le bollette di luce e gas, sospende modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas fino al 30 aprile 2023, azzera gli oneri generali di sistema del settore elettrico, riduce l’Iva al 5% per somministrazione di gas metano, e proroga i crediti d’imposta a favore delle imprese. 

Queste sono solo alcune delle manovre contenute. Quello che immagino ti starai chiedendo è, qual è la relazione tra smart working e caro energia? C’è in atto un vero e proprio dibattito aperto su questo tema, con opinioni contrastanti.

Lo smart working come strumento per fronteggiare la crisi energetica 

I lavoratori smart worker a tempo pieno hanno sicuramente registrato un aumento dei costi delle bollette domestiche, non solo dovuto ai rincari che coinvolgono il settore, ma per un maggior utilizzo di elettricità e gas, trovandosi a lavorare da casa. Pc e stampante accesi, condizionamento o riscaldamento che funzionano più del previsto, schermi e monitor, tv per le pause, piuttosto che gas per preparare il pranzo.

Tutto ciò però è compensato ampiamente dai vantaggi del lavoro agile in termini di sostenibilità economica, sociale e soprattutto ambientale. L’uso intelligente dello smart working, infatti, ci ha aiutato a sopravvivere durante la pandemia, e può ora contribuire ad affrontare le nuove sfide emergenti: crisi energetica, ambientale e cambiamento climatico. Il caro bolletta è infatti solo una piccola parte dell’emergenza energetica che stiamo vivendo, molto più ampia. Riaccelerare l’adozione dello smart working potrebbe infatti essere una soluzione importante per favorire il risparmio energetico

Il ricorso allo smart working in modo più efficace consentirebbe :

  • per le aziende, un risparmio tra il 30/50% dei costi energetici e di risorse;
  • per i lavoratori, una riduzione delle spese di trasporto e del carburante in caso di utilizzo di automobili per gli spostamenti, fino a una media di 2000 € l’anno;
  • un risparmio e miglior impiego del tempo. Anche il tempo infatti è una variabile da considerare. Il tempo necessario per raggiungere il posto di lavoro è tempo sprecato, tempo prezioso sottratto alla vita personale;
  • la riduzione degli spostamenti consente di ridurre le emissioni di C02 e quindi l’inquinamento, con importanti benefici ambientali;
  • da non dimenticare che le persone lavorano meglio da casa o da un luogo diverso dall’ufficio, e questo aumenta la produttività e l’efficienza aziendale. 

In questo modo possiamo infatti contrastare la crisi energetica, scongiurando possibili “lock down energetici” o razionamenti, prevenendo la diffusione del covid-19 nella stagione invernale in modo più efficace, e riducendo l’inquinamento ambientale, senza chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini sulla qualità della loro vita.

È ovviamente necessario un cambiamento radicale da parte di entrambi i fronti: le imprese devono riorganizzare la propria attività in modo sostenibile, i lavoratori modificare i comportamenti riflettendo su l'impatto sull’ambiente e la società. 

Come possiamo quindi conciliare quindi gli interessi e le esigenze di tutte le parti in causa? È importante un bilanciamento delle esigenze lavoratori e delle imprese imprese affinché entrambi non perdano questa importante occasione e i benefici che ne derivano. Le iniziative potrebbero essere molteplici, come la riconversione dei risparmi delle aziende in bonus per contribuire alle spese dei lavoratori, prevedere rimborsi forfettari dei consumi o semplicemente educare al risparmio. 

Infatti, risparmiare sui consumi energetici lavorando da casa è possibile, con alcune pratiche per fare smart working in modo sostenibile, da poter applicare quotidianamente. 

NFON aiuta le aziende a rendere più efficiente lo smart working 

In questo nuovo scenario, NFON Italia aiuta le aziende a ristabilire e rendere il lavoro agile come una modalità ordinaria di lavoro. Riteniamo sia importante e fondamentale continuare a investire sullo smart working, per gli importanti vantaggi che ne derivano a livello economico, sociale e ambientale. 

Per questo motivo NFON Italia incentiva un’organizzazione del lavoro più efficiente, moderna e incentrata sulle persone e sull’ambiente. Con le proprie tecnologie rivolte alle imprese, accompagna le aziende nel loro percorso di trasformazione e innovazione sostenibile

Per affrontare al meglio le nuove sfide a cui siamo sottoposti, la scelta delle tecnologie digitali ha infatti un ruolo fondamentale per favorire il lavoro in mobilità

Il centralino in cloud di NFON, Cloudya, supporta lo smart working. Un sistema Smart Cloud Communications che aiuta i propri dipendenti a lavorare ovunque, disponendo di tutti gli strumenti necessari, esattamente come in ufficio. Cloudya è la soluzione più adatta per gestire al meglio le proprie conversazioni e avere sempre l’ufficio a portata di mano.

Con Cloudya infatti, puoi effettuare e ricevere chiamate aziendali su smartphone, PC, tablet o telefono da scrivania, rendendo la tua azienda sempre raggiungibile. Non solo, hai la possibilità di attivare videoconferenze e screen-sharing, integrare nativamente il centralino virtuale con CRM per avere sempre a disposizione le informazioni sui tuoi clienti e con gli strumenti di collaborazione come Microsoft Teams, per la condivisione delle informazioni e dei documenti in tempo reale. Un servizio semplice, scalabile, sicuro e personalizzabile che consente persino di azzerare i costi di manutenzione e risparmiare.

Grazie a queste caratteristiche, Cloudya è lo strumento perfetto per sfruttare appieno tutte le potenzialità e i vantaggi dello smart working, riducendo le difficoltà legate al passaggio dalla modalità in presenza alla modalità da remoto e per guidare le aziende nel futuro. 

L’esperienza di Cloudya è anche incentrata sulle persone e le loro necessità. NFON ha a cuore il benessere dei dipendenti e delle persone e per questo motivo tutela anche il diritto alla disconnessione, garantendo tempi e modalità di lavoro. Gli strumenti consentono di lavorare dove e quando vuoi, sfruttando ambienti di lavoro diversi. Potrai infatti lavorare al di fuori della tua casa abituale, magari all’aria aperta o in spazi di coworking al contatto con altre persone. Puoi infine, attivare e disattivare la reperibilità quando vuoi. 

Questa è l'essenza del concetto di sistema di Unified communication e collaboration che integra in un unico sistema coordinato servizi real time di comunicazione, per poter impostare modi di lavorare più smart, collaborativi e sicuri. 

NFON Italia può sviluppare una soluzione su misura, per aiutarti a rendere i tuoi flussi di lavoro più semplici, flessibili e sicuri. Il nostro team ti guiderà in questa importante fase di crescita tecnologica. Sarà a tua disposizione per offrirti un sistema di comunicazione integrato, affidabile e sicuro e adatto alle tue specifiche esigenze aziendali. Compila subito il nostro form per essere ricontattato dai nostri esperti!