Il centralino telefonico in Cloud si diffonderà sempre di più, soprattutto alla sua convenienza economica e facilità di gestione
Un mercato che nel 2016 valeva all’incirca 4 miliardi di dollari e che dovrebbe crescere nell’intervallo di tempo che ci separa dal 2025 con un CAGR, cioè un tasso annuale presunto, che supera il 14%. È questo il trend, secondo WiseGuyReports.com, del centralino telefonico in Cloud o Cloud PBX (Private Branch Exchange). Altre statistiche, come quelle di Transparency Market Research, prevedono addirittura un CAGR pari al 15,3%. Anche l’Italia potrebbe essere investita da questa rivoluzione, sebbene a differenza di altri Paesi europei gli attuali servizi di Cloud Communications non superino il 2% del totale, probabilmente a causa di una conoscenza insufficiente dei vantaggi del centralino virtuale. Vantaggi che nelle due ricerche citate sopra sono sintetizzati nella netta diminuzione del TCO (Total Cost of Ownership), il costo in infrastrutture hardware e in software on-premises, nei risparmi sulla manutenzione dei sistemi e nell’affrancamento dall’onere di gestione del personale IT interno.
I servizi Cloud e la loro crescita
Nonostante la scarsa penetrazione del centralino telefonico in Cloud sul territorio italiano, la sua prossima esplosione è anticipata dalla crescita tumultuosa dei servizi Cloud il cui valore nel nostro Paese ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro nel 2018, il 19% in più rispetto al 2017. I dati, elaborati dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, dimostrano sia la maturità del paradigma della nuvola, sia l’impatto che sta avendo nella filiera dei fornitori di soluzioni ICT e di servizi applicativi SaaS (Software as a Service). Un impatto che tenderà a modificare la tipologia di business delle aziende che lo propongono, innovando le modalità di relazione con i clienti e i modelli di ricavo. Secondo le imprese intervistate, infatti, il Cloud rappresenta un abilitatore chiave anzitutto per gli ambiti dei Big Data Analytics (52%) e, al secondo posto, per la Collaboration (49%). È bene ricordare, a proposito delle applicazioni di Collaboration, che ormai sempre più spesso sono integrate con quelle di Communication, tanto che in genere si parla Unified Communication and Collaboration per indicare architetture in cui confluiscono tool di produttività insieme a piattaforme VoIP e di instant messaging. Ecco perché il centralino telefonico in Cloud possiede tutte le carte in regola per raggiungere numeri consistenti anche in Italia.
Centralino telefonico in Cloud, 3 motivi per cui cresce
A guidarne l'espansione concorreranno tre fattori: uno inerente le aziende utilizzatrici, un altro i potenziali rivenditori e un terzo legato al tessuto produttivo tipico della Penisola.
Per quanto riguarda il primo, oltre all’ottimizzazione economica e gestionale, il beneficio più immediato comporta la trasformazione del centralino telefonico da sistema hardware, proprietario e poco integrato con i device mobile, in strumento flessibile utilizzabile ovunque e con qualsivoglia dispositivo 8Pc, smartphone, tablet, deskphone).
In merito al secondo fattore, il centralino telefonico in cloud può essere venduto da tantissime tipologie di imprese: dal piccolo negozio di informatica al grande operatore di telecomunicazione. E questo proprio per i cambiamenti introdotti dal Cloud nella filiera del settore ICT, che vede oggi i Service Provider globali appoggiarsi a una rete capillare di partner ai quali vengono assegnati livelli di certificazione e opportunità commerciali differenziate.
Infine, la terza leva che fa dell’Italia un terreno fertile per la diffusione del Virtual PBX è la struttura preponderante di piccole e medie imprese con bisogni telefonici che si riferiscono a un’utenza media tra i 5 e i 20 dipendenti. L’implementazione di un centralino telefonico in Cloud, una volta che se ne ravvisano i benefici, richiede tempi molto veloci e modalità assai semplici. Non che le grandi aziende e le multinazionali siano contesti refrattari al Cloud PBX. Anzi, nel mondo sono in tante quelle che lo hanno già adottato. Ma poiché in Italia le organizzazioni in cui lavorano dai 500 addetti in su hanno tempi di decisione più lunghi, saranno soprattutto le PMI, più veloci e flessibili, a recepire la novità del centralino telefonico virtuale.