Coworking: gli indirizzi giusti, nel mondo, per i Nomadi digitali

Coworking: gli indirizzi giusti, nel mondo, per i Nomadi digitali

Quello del coworking nel mondo è un fenomeno sempre più in espansione. A preferire spazi di lavoro condiviso non sono solo i nomadi digitali, ma anche le aziende che vedono negli spazi di co- lavoro, ambienti smart capaci di aggregare professionalità e talenti: il coworking è infatti una delle modalità di lavoro da remoto più innovative, perché in grado di riunire in un unico ambiente professionisti diversi, che affittano spazi e servizi a un costo contenuto. 

Complici il superamento del modello di ufficio tradizionale, a lungo chiuso durante l’emergenza pandemica, e il bisogno di socialità nel periodo di allentamento delle restrizioni da Covid-19, il fenomeno del coworking ha stravolto lo spazio di lavoro

Anche se per gli smart worker bastano una scrivania e un computer, avere a disposizione stanze per meeting, bar e cucina, aree per stampa e scanner, giardini o magari aree fitness, rende i lavoratori più motivati. 

I numeri del coworking nel mondo

Che quella degli spazi di lavoro condiviso sia una tendenza in crescita, lo rivelano i numeri. Il report di Global Coworking Survey di DeskMag 2019, l’ultimo condotto a livello globale, e che ha coinvolto 2668 partecipanti, fotografa un successo a livello mondiale. Secondo la ricerca, gli spazi di lavoro condiviso sono cresciuti di circa un quinto ed è stato stimato che sono quasi 2,2 milioni le persone che lavorano in oltre 22.000 spazi di coworking in tutto il mondo. 

Sempre dallo studio è emerso che la maggior parte degli spazi di coworking si trova nelle città con più di un milione di abitanti, mentre i centri più piccoli hanno visto una leggera diminuzione di questi spazi o quasi nessun aumento. Ma quali sono gli spazi migliori al mondo per chi cerca di coniugare lavoro, occasioni di scambio e conoscenza? Ecco i 5 coworking space più esclusivi. 

I 5 spazi più interessanti per il coworking

WeWork Weihai Lu, Shanghai

Quella che negli anni ’30 era una fabbrica di oppio ora è uno degli più spazi di coworking più belli al mondo. Questo palazzo storico caratterizzato da uno spazio di lavoro a più piani, con un atrio centrale, presenta rifiniture interne di grande valore: dalla scala in acciaio, ai vecchi pannelli di legno, fino alle pareti divisorie in vetro. 

WeWork è nota in tutto il mondo, ma la sua sede di Shanghai, in Cina, è senza dubbio la più “accessoriata”. Aree per le stampanti, cabine telefoniche private, internet super veloce e, ovviamente, spazi per aperitivi in cui dedicarsi alla socialità, sono la punta di diamante di Weihai Lu.

NeueHouse, Los Angeles

A puntare sulle commodities, ma soprattutto sulla vista mozzafiato è il NeueHause di Los Angeles. Si tratta di una struttura moderna e maestosa, che vanta una magnifica terrazza con vista sulle colline di Hollywood. Di grande impatto, il NeueHause si trova all’interno dell'edificio storico della CBS Radio del 1938: sette piani di spazi lavorativi a disposizione, tra cui gli studi di registrazione usati da Bob Dylan e Orson Welles.

Second Home, Holland Park, Londra

Anche la location di Second Home vanta un passato fuori dal comune. Negli anni ‘60 qui aveva infatti il suo studio John Cowan, celebre fotografo di moda. E proprio l’ufficio dell’artista divenne il set per alcune riprese del film di Michelangelo Antonioni “Blow Up”. 

La struttura, caratterizzata da superfici curve, da costruzioni che creano giochi di luce, da un design che incanta e dagli alberi che escono dal pavimento, è un luogo di lavoro unico. Ad arricchire la proposta di uno spazio che sprigiona energia creativa, ci sono i grandi ambienti dotati di ampie scrivanie o uffici privati illuminati da luce naturale, in cui poter lavorare circondati dalle piante. 

Crew Collective & Café, Montreal

Il Crew Collective & Café di Montreal, in Canada, è situato in quella che un tempo era la sede della Royal Bank del Paese. Le decorazioni gotiche e gli alti soffitti a volta mantengono intatto il carattere storico dell’imponente struttura. Gli spazi di coworking occupano 600 metri quadri ricavati nell’edificio progettato dall'architetto Henri Cleinge, e sono dotati di sale riunioni e di una caffetteria. 

Bunker, Roma

Bunker a Roma si trova in quello che era un ex rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale, riconvertito in uno spazio di lavoro condiviso, in uno degli edifici più antichi del quartiere San Lorenzo. Qui gli smart worker possono usare scrivanie in legno ultra size, immersi in atmosfere che raccontano della storia del luogo. A disposizione anche un’area relax, la cucina, Wi-fi ad alta velocità e caffè illimitato.


Le tecnologie

Oltre alla bellezza e all’esclusività dei luoghi, nella scelta del coworking ideale, va sempre tenuta presente un’altra variabile: la tecnologia. Non esiste nessun luogo di coworking che possa funzionare senza strumenti di comunicazione avanzati, che permettano di svolgere il proprio lavoro ovunque e con estrema facilità. 

Il servizio telefonico in cloud di NFON, Cloudya, è pensato per tenere collegati i collaboratori che si trovano in sedi diversi con un solo numero e una sola casella di posta. Non solo. Fax virtuale, Voicemail, code di chiamata e audio conferenze moderate, consentono di lavorare da qualsiasi postazione al massimo delle prestazioni. 

Servizi indispensabili di cui si stanno dotando sempre più spazi di coworking. Basti pensare che NFON ha stretto per il 2020 un accordo per poter lavorare nel Clubhouse Brera, Milano. Il Primo club in Italia aperto anche all’imprenditoria femminile è un luogo alternativo all’ufficio o alla scrivania di casa. 

Poter lavorare in un ambiente confortevole, dotato dei migliori strumenti tecnologici, e nel quale conoscere nuove professionalità è un vantaggio a cui i nativi digitali non intendono rinunciare. 

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