Gestisci le tue chiamate ovunque grazie al virtual PBX

Gestisci le tue chiamate ovunque grazie al virtual PBX

Se fino a qualche anno fa il centralino coincideva con il sistema telefonico installato in sede e adoperato dalle aziende per smistare le chiamate verso una serie di interni, con Cloudya, il Virtual PBX (Private Branch Exchange) targato NFON, appare un lontano ricordo. Cloudya, infatti, permette di gestire tutte le chiamate da qualunque posto e con qualsiasi device, senza alcun vincolo di prossimità, abbattendo i silos tra comunicazioni via smartphone, PC, tablet e rete fissa. A differenza dei modelli tradizionali che prevedono, per ciascun dipendente, un interno telefonico, un numero di cellulare e un’e-mail aziendale, il virtual PBX di NFON associa lo stesso numero a un’unica persona, che può avvalersene utilizzando fino a 9 dispositivi diversi. Una vera e propria rivoluzione in linea con un mercato del lavoro sempre più fluido e meno ingessato. 

 

Dal Cloud un centralino senza vincoli di device né confini spaziali 

Cloudya deve la sua estrema versatilità al paradigma del Cloud computing su cui si fonda, un paradigma che sta riscuotendo ampio consenso tra le imprese perché offre capacità computazionale e di archiviazione on demand in maniera più flessibile (e a costi inferiori), rispetto alla classica server farm installata on premise. Ma, soprattutto, guida il cambiamento organizzativo delle aziende attuando una mobilità impensabile prima, visto che rende attingibili file e risorse dovunque ci si trovi. Questo oggi è possibile anche per le funzionalità tipiche di un centralino telefonicorubrica, routing intelligente, segreteria e IVR (Interactive Voice Response), fax e sale conferenze virtuali, passaggio da fisso a mobile ecc. Con la differenza, rispetto al passato, che non bisogna trovarsi dentro il perimetro del proprio ufficio per poterne disporre. L’interfaccia Web di Cloudya ti segue dappertutto, facendoti scegliere se usare il SIP desk phone (vale a dire l’apparecchio tecnologicamente compatibile e zero touch provisioning, cioè subito installabile) poggiato sulla scrivania, un headset collegato al portatile o al tablet, oppure semplicemente lo smartphone su cui si trova la mobile app di Cloudya. 

 

Un’integrazione nativa tra fisso e mobile che apre infinite possibilità 

Fra le caratteristiche elencate sopra, il fatto che Cloudya integri nativamente il numero fisso e il mobile senza costi aggiuntivi, unito alla predisposizione del virtual PBX a collegarsi “naturalmente” con gli strumenti di produttività personale (ad esempio, la suite Office 365), apre le porte a una serie di opportunità che in passato richiedevano architetture molto più complicate ed economicamente onerose, insieme a processi altrettanto macchinosi. Basti pensare, ad esempio, alla gestione delle trasferte, alle esigenze comunicative di un’azienda multisedeallo smart working quale modalità di collaborazione a distanza sempre più diffusa tra le imprese. In tutti e tre questi casi, poter contare su un centralino sempre “in tasca”, con l’unico vincolo di una connessione Internet a cui appoggiarsi, abbatte il rischio di non essere in comunicazione, in entrata o in uscita, anche se si è distanti dalla sede centrale della società per cui si lavora.  

 

Il contributo di Cloudya allo smart working e ai suoi tanti benefici 

Una considerazione a parte merita l’adozione di Cloudya come soluzione che favorisce lo smart working, il lavoro agile entrato nell’ordinamento italiano con la legge 81 del 22 maggio 2017. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milanonel 2018 gli smart worker sono ormai 480 mila e una grande impresa su due ha avviato progetti in cui luogo e orario di lavoro sono flessibili. Per farlo, il 59% del campione ha introdotto nuove tecnologie digitali che, come il virtual PBX, facilitano la condivisione delle informazioni. L’aspetto davvero interessante che emerge dall’indagine è che i benefici dello smart working non sono solo in termini di equilibrio e soddisfazione individuale, ma anche di performance delle persone e dell’organizzazione nel complesso. La ricerca rivela, infatti, che il lavoro agile aiuta ad aumentare la produttività di circa il 15% e a ridurre la percentuale di assenteismo del 20%. Risultati che il virtual PBX di NFON può contribuire a ottenere, se inserito in un percorso di change management che investa l’assetto organizzativo dell’impresa, centralino compreso. 

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