Stress da smart working? Tre trucchi per gestirlo al meglio

Stress da smart working? Tre trucchi per gestirlo al meglio

Ansia, stress e timore di perdere il posto di lavoro sono alcuni degli effetti che lo smart working ha avuto sui lavoratori italiani. Scopri con noi 3 trucchi per gestire lo stress al meglio.

Stress e ansia da smart working: effetti psicologici sui lavoratori

Ansia, stresse timore di perdere il posto del lavoro sono alcuni degli effetti psicologici che lo smart working ha avuto sui lavoratori italiani. 

Nel complesso la diffusione dello smart working ha avuto un impatto positivo sui lavoratori e migliorato le loro vite. Per il 39% è migliorato il proprio work-life balance, il 38% si sente più efficiente nello svolgimento della propria mansione e il 35% più efficace. Secondo il 32% è cresciuta invece la fiducia fra manager e collaboratori e per il 31% la comunicazione fra colleghi. Ma il perdurare della pandemia e i lunghi periodi di lavoro da casa forzato hanno avuto alcune conseguenze negative sugli smart worker.

La difficoltà inoltre di ritornare alla fase pre-covid, ha fatto nascere una nuova normalità, cosiddetta “new normal” al quale ci dobbiamo ancora adattare. In realtà, questa nuova prospettiva ha fatto crescere fenomeni di isolamento, perdita di identità, riduzione dell’engagement e tecnostress.

É calata dal 18% (percentuale registrata nel 2020) al 7%, la percentuale dei lavoratori in smart working nel 2021 che si sentono pienamente “ingaggiati”, cioè legati all’azienda e attaccati al proprio lavoro, oltre che soddisfatti. Il 28% ha sofferto di tecnostress (ovvero gli impatti negativi a livello comportamentale o psicologico causati dall’uso delle tecnologie). Alcuni possibili effetti negativi del tecnostress sono di conseguenza il peggioramento del work-life balance, dell’efficienza e l’overworking. Nello specifico l’overworking (ovvero dedicare un’elevata quantità di tempo alle attività lavorative, trascurando momenti di riposo) ha coinvolto il 17% di lavoratori.

A rivelarlo è la ricerca dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, che ha intervistato i lavoratori in smart working nel corso del 2021. 

Per fronteggiare questa situazione, ti suggeriamo alcuni importanti consigli e trucchi per cogliere al meglio le opportunità che in realtà il lavoro da remoto offre.

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3 trucchi per gestire l’ansia e lo stress da smart working 

Per gestire al meglio l’ansia e lo stress da smart working, ti sveliamo 3 trucchi molto semplici che puoi mettere in pratica fin da subito. 

1. Concediti delle pause nel corso della giornata lavorativa

La paura di perdere il posto di lavoro in questi tempi può spingere a passare troppo tempo davanti al pc. Il 22% dei lavoratori in smart working intervistati da LinkedIn, ha infatti affermato che durante il lockdown si è sentito spinto a rispondere più rapidamente e ad essere disponibile online più a lungo del normale. Questo li ha portati inevitabilmente a lavorare in media un'ora in più al giorno. È importante ricordare, invece, che uno dei vantaggi del lavoro da remoto è proprio il fatto che si basa sulla produttivitàdel lavoratore e non sul tempo che passa alla scrivania. 

Per assicurarsi di essere produttivi occorre, tuttavia, organizzare bene la propria giornata lavorativa. Non avere il timore di concedersi delle pause. Le interruzioni aiutano a mantenere alta la tua concentrazione e favoriscono il benessere psicofisico. Durante questi break è importante impegnarsi in attività pratiche, che aiutino a rilassare la mente e riattivare il metabolismo. Fare esercizio fisico è infatti un ottimo esempio. L’attività fisica evita così l’insorgere di dolori muscolari, dovuti all’eccessiva sedentarietà. Distogliere lo sguardo dal pc è inoltre importante anche per evitare cefalee, che potrebbero insorgere per l’affaticamento della vista. 

2. Impara a gestire ansie e pressioni grazie alla mindfulness

Stress, ansie e paure da smart working possono mettere a dura prova il nostro corpo e la nostra psiche. L’incapacità di ‘‘staccare la spina’’ può portare a effetti psicologici importanti, come depressione e insonnia. Il rischio per il lavoratore, avvertono gli psicologi, è quello di arrivare a provare un senso di burnout, un vero e proprioesaurimento. 

In questi casi, può essere utile esercitarsi in tecniche di meditazione e rilassamento, come la mindfulness, letteralmente consapevolezza del sé. Questa disciplina porta l’individuo a riflettere su se stesso e sulla realtà che lo circonda, in modo distaccato e senza giudizio, aiutandolo così a non venire sopraffatto dagli avvenimenti. Per raggiungere questa consapevolezza, la mindfulness utilizza degli esercizi di concentrazione e meditazione, volti a focalizzarsi sul proprio corpo, sui propri sensi e sulle proprie emozioni. 

3. Organizza la tua giornata con gli strumenti giusti

Per mantenere la concentrazione e lavorare al meglio è necessario dotarsi dei giusti strumenti. Per cominciare, è consigliabile ritagliarsi in casa uno spazio completamente dedicato al lavoro, quando questo è possibile. Una sedia comoda e una scrivania ben organizzata, con la giusta illuminazione e pochi elementi di distrazione, possono veramente fare la differenza. 

Servono inoltre le applicazioni giuste, che consentano a chi lavora da remoto di rimanere in contatto con il resto del team e con i clienti. Come Cloudya, il centralino virtuale in cloud di NFON, che offre alle aziende la possibilità di abilitare nuovi modelli lavorativi, permettendo ai dipendenti di fare e ricevere chiamate aziendali in qualsiasi luogo, grazie alla disponibilità su ogni dispositivo (PC, smartphone, telefono da scrivania e tablet), offrendo un’occasione per alzarsi dalla scrivania, in modo facile e senza alcuna interruzione. 

Il centralino in cloud di NFON offre anche la possibilità di fare videoconferenze, così da collaborare più facilmente con colleghi e partecipanti esterni alla propria azienda, aumentando l’engagement del proprio team. Inoltre, si integra perfettamente con le applicazioni già a disposizione delle aziende, volte a favorire la comunicazione e la collaborazione tra team, come Microsoft Teams

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