Telefonia professionale as a service: cosa cambia per i rivenditori?

Telefonia professionale as a service: cosa cambia per i rivenditori?

La crescita esponenziale delle soluzioni in Cloud, inclusa la telefonia professionale as a service, è una grande opportunità di business per chi la sa cogliere.

La digital disruption sta modificando radicalmente sia le tecnologie classiche a cui eravamo avvezzi sia i modelli abituali di business, introducendo processi di virtualizzazione spostando il focus sul servizio e non più sul prodotto. Al centro di questo cambiamento si colloca l’espansione del Cloud computing quale nuovo paradigma che garantisce a infrastruttura e applicazioni maggiore scalabilità, flessibilità, efficienza e velocità. Solo per fare qualche esempio, nel periodo 2017-2020, secondo stime di IDC, Gartner e McKinsey, il mercato mondiale del Cloud dovrebbe confermare un incremento medio annuo che supera il 20%. Un dato che tenderà a guidare sempre di più una modalità di erogazione SaaS (Software as a service) alternativa all’acquisto delle licenze tradizionali dei software per l’installazione on-premise.

 

Telefonia professionale as a service, un bivio per i reseller

Il fenomeno SaaS sta smuovendo alla radice anche il mondo della telefonia professionale e dei centralini utilizzati nelle aziende, con una diffusione significativa negli Stati Uniti e in molte nazioni europee, e una lenta, ma costante, penetrazione anche nel nostro Paese. I motivi per cui la trasformazione dei cosiddetti PBX (Private Branch Exchange) analogici e ISDN da apparati hardware complessi a sistemi virtuali basati sul Cloud stia riscuotendo un crescente apprezzamento dipendono dai costi competitivi e della semplicità di implementazione e gestione. Ecco perché i rivenditori IT, quelli telefonici, i service provider e gli operatori oggi si trovano a un bivio. Da una parte, si apre una strada che li porta ad abbracciare il cambiamento, arricchendo il loro portafoglio consueto con un’offerta innovativa spinta da una domanda incessante proveniente dal mercato; dall’altra, si dipana un percorso che conduce a ritroso, verso il passato, e che li pone in posizione di osservatori che guardano i competitor mentre questi vanno avanti.

 

Che cosa cercare nei vendor di telefonia professionale

In un tale scenario, la prima verifica che i reseller di centralini telefonici devono intraprendere riguarda le condizioni che i vendor di Cloud PBX pongono per l’avvio della partnership, insieme alla qualità della soluzione che, successivamente, saranno chiamati a proporre alla clientela enterprise. Nel primo caso, vista la natura della telefonia Cloud-based, gli investimenti richiesti saranno minimi, mentre è essenziale avere un quadro chiaro del Partner Program, con caratteristiche e incentivi suddivisi per tipologia di rivenditore e relativo parco clienti. All’interno del programma deve essere evidenziata una parte specifica di formazione che verta sia sulla tecnologia specifica sia sulla modalità di vendita adeguata al Virtual PBX. Per quanto attiene, invece, alla qualità della soluzione, bisognerà accertarsi che il vendor occupi una posizione di leadership sul mercato derivante da standard architetturali elevati. Ad esempio, che sia in grado di dimostrare un livello carrier class certificato, così come avviene nell’ambito delle telecomunicazioni, per assicurare la massima disponibilità, sicurezza e ridondanza di ogni elemento ed evitare quindi di operare con aziende che offrono soluzioni poco più che artigianali.

 

Telefonia professionale, perché scegliere un leader di mercato?

Nella telefonia as a service entrambi i due fattori indicati sopra (condizioni favorevoli e vantaggiose nel partner program, eccellenza certificata della tecnologia proposta) devono essere compresenti. Il venir meno di uno solo dei due, rischia di tramutare l’opportunità di business per i rivenditori in un boomerang. La stipula dell’accordo di partnership, infatti, non può che ispirarsi a criteri di trasparenza e convenienza. A sua volta, il Cloud PBX ha lo scopo di fornire un miglioramento dei processi comunicativi, una mobilità senza barriere e un’efficienza superiori rispetto a quanto si otterrebbero con un centralino tradizionale. Il tutto con costi inferiori o comunque allocati in maniera ottimizzata, poiché voci come il canone telefonico o la manutenzione dell’apparato hardware scomparirebbero quasi del tutto. Sul raggiungimento di questi risultati i reseller si giocano la fiducia di vecchi e nuovi clienti in forma di reputazione e affidabilità, oltre che il conseguente aumento o decremento di fatturato. Per questo è loro interesse poter contare su un Internet Telephony Service Provider (ITSP) che, grazie alla qualità della sua offerta, garantisca alle aziende i benefici di una telefonia as a service che non teme confronti.

 

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