Smart working e vacanze: un resoconto dell’estate 2021

Smart working e vacanze: un resoconto dell’estate 2021

Lo smart working è stato il vero protagonista dell’estate 2021. A evidenziarlo, è uno studio di Airbnb, che rivela come una ricerca su due per soggiorni estivi di oltre sette giorni sia stata vincolata alla presenza del wi-fi. “Il nostro settore sta per attraversare la trasformazione più netta dopo la Seconda guerra mondiale”, ha dichiarato in un’intervista a Forbes Joe Gebbia, uno dei fondatori di Airbnb. “Credo che non si tornerà mai alla normalità – ha aggiunto. Nascerà, semmai, una nuova normalità, di cui già troviamo traccia nelle scelte dei nostri clienti”.

Gran parte di questo “new normal” risiede proprio nelle opportunità offerte dallo smart working. Nella stessa tendenza va inquadrata anche la popolarità delle cosiddette staycation, fusione di “stay” (“restare”) e “vacation” (“vacanza”). Le statistiche mostrano che due lavoratori del settore terziario su tre in Europa hanno lavorato da remoto durante i mesi estivi, lontano dalla propria residenza.

Smart working in vacanza: prenotazioni a lungo termine

Per coniugare smart working e vacanze, anche gli italiani hanno sperimentato metodi innovativi. Il 35% dei soggiorni prenotati sul portale italianway.house, Online Travel Agency italiana degli affitti brevi gestiti in maniera professionale, è all’insegna del lavoro da remoto. I lavoratori affermano che il luogo influisce positivamente sulla qualità del lavoro, in particolare sulla produttività (33%) e sulla creatività (28%).

Le case e le località più richieste

I viaggiatori che hanno prenotato sul portale italianway.house si muovono perlopiù in auto e cercano quindi case con parcheggio. Tra le destinazioni più prenotate Termoli, Bormio, Rapallo, tutte le Marche e la Puglia. Lo stesso vale per chi arriva da Oltralpe – francesi, tedeschi e svizzeri – che predilige itinerari quali Langhe, Cinque terre, Lago di Como, Lago di Garda, Conero con Sirolo nelle Marche, borgo antico di Termoli in Molise.

Le case più richieste per finalità di smart working sono grandi, spaziose, con aree esterne private (giardini recintati per far giocare i figli in sicurezza, magari mentre i genitori lavorano, dehors o terrazze), almeno tre ambienti separati, barbecue e piscina a uso esclusivo. 

 

Tecnologia per lo smart working

Requisito fondamentale è senz’altro il wi-fi illimitato e perfettamente funzionante, poi sicurezza, privacy, spazi ampi e confortevoli, indipendenza e qualità dei servizi. Quindi ambienti divisi, comodi e luminosi con richieste esplicite di postazioni per lavorare (tavoli in salotto, verande attrezzate, tavoli da giardino).

Fondamentali per un lavoratore agile da remoto sono una connessione di rete veloce, un Wi-Fi illimitato e strumenti che permettano di lavorare ovunque, come il sistema telefonico in cloud di NFON, Cloudya, che permette di fare e ricevere chiamate aziendali su qualsiasi dispositivo, inclusi smartphone, PC e tablet, ovunque ci si trovi. Con un semplice login la continuità delle comunicazioni aziendali è assicurata, e tutto nel rispetto dei più rigorosi standard di sicurezza europei e certificazioni in materia di protezione dei dati. Connessione internet perfettamente funzionante e software pensati per facilitare lo scambio di informazioni tra le persone, assicurano un “holiday working” senza imprevisti e trasformano i fine giornata o i fine settimana in un vero momento di relax.

Condividilo su: