Il moderno Chief Information Officer: com’è evoluto il suo ruolo?

Il moderno Chief Information Officer: com’è evoluto il suo ruolo?

Durante l’evento NFON, Partner Day 2022 è stata presentata la “Survey, Il CIO del terzo millennio”, una ricerca di mercato condotta tra Maggio e Giugno 2022 da NFON, in collaborazione con NetConsulting Cube. L’obiettivo di questo investimento è volto a comprendere le modalità e i principali canali di comunicazione con cui i moderni Chief Information Officer ricercano e fruiscono delle informazioni. Ma soprattutto, il sondaggio è stato strutturato per analizzare come i CIO (e non solo) alimentano le proprie curiosità, passioni e soprattutto il pensiero creativo, in un contesto di work-life balance, dove vita professionale e privata sono ormai interconnesse. 

Sono stati intervistati 127 manager nel campo dell’Information Technology. Nello specifico, il 46,5% del campione intervistato riveste il ruolo di Chief Information Officer, il 30,7% di ICT/IT Manager, il 4,7% sono Chief Technology Officer, un altro 4,7% sono Innovation Manager e infine lo 0,8% sono Chief Digital Officer. La distribuzione geografica di coloro che hanno risposto a questo importante marketing research vede il Nord Italia, in particolare il Nord Ovest, prevalere per il 67%, seguito dal Centro (21,3%) e dal Sud e le Isole (8,5%). In riferimento alla fascia d'età, il 64% si concentra nella fascia dai 45 ai 60 anni, segue la fascia 35-45 anni per il 17,3%, gli ultrasessantenni rappresentano l’11,8% del campione, mentre gli under 35 sono solo il 7,9%.

Il Chief Information Officer moderno svolge un ruolo in azienda quanto mai strategico in questo periodo storico. La digitalizzazione delle aziende e l’innovazione tecnologica stanno cambiando la nostra vita lavorativa e privata. Ecco che il CIO moderno è quindi chiamato a gestire il cambiamento e la trasformazione digitale del business in azienda, proprio attraverso nuove soluzioni tecnologiche, che semplificano i processi operativi all’interno dell’azienda. 

In questo nuovo contesto tecnologico in continua evoluzione, il CIO del Terzo Millennio deve essere sempre informato, aggiornato e deve diversificare le proprie competenze per essere in grado di supportare l’azienda. 

Il CIO del Terzo Millennio: abitudini, passioni e caratteristiche

La prima parte della ricerca di mercato analizza infatti, le abitudini informative attraverso cui i CIO ricercano le informazioni, distinguendo tra vita lavorativa e personale. In generale possiamo dire che l’identikit del CIO moderno è una persona poliedrica e curiosa che si informa a 360° attraverso una varietà di fonti di informazione (digitale, analogica e social). 

In ambito lavorativo, gli intervistati sono più propensi ad utilizzare i media digitali: Internet (100%) e Social Media (96,1%). Le relazioni umane però non vengono trascurate. Infatti, il ruolo del network relazionale fisico (96,9%), la rete di relazioni interpersonali tra colleghi, clienti, e consulenti, rimane ancora fondamentale nel contesto business. Il digitale in realtà non vince proprio su tutto. Tra i media tradizionali la tv riveste ancora un ruolo primario (85%), seguita dai programmi Radio e Stampa periodica specializzata cartacea (entrambi al 77,2%) ed infine i quotidiani cartacei (75,6%). Anche nella vita personale, Internet la fa da padrona nella ricerca delle informazioni (100%). La TV è molto più utilizzata rispetto alla vita lavorativa dal 95,3 % dei rispondenti alla ricerca. Infine, i Social network vengono utilizzati leggermente meno, ma sempre con un ruolo preponderante, dal 92,9%. Le piattaforme socialpiù usate sono Linkedin e YouTube, sia per finalità di business che private, ma non sono dipendenti dall’opinione di social influencer. 

Con questo tipo di approccio digital first, non c’è da stupirsi che la stampa cartacea venga sempre più sostituita dalla consultazione di quotidiani online (72,4%) o siti di informazione (50,4%) e aggregatori di notizie e portali online (45,7%). Allo stesso modo, rimane la preferenza al 63% di seguire webinar online piuttosto che partecipare ad eventi fisici (44,1%), oltre che consultare analisi e ricerche di mercato (53,5%), per lo più di respiro internazionale (86,6%) per tenersi aggiornati in ambito lavorativo. Sempre rimanendo in ambito business, il CIO consulta anche testate Web b2b specializzate nel settore Ict (26%) e ascolta Podcast b2b (23,6%), sulle principali piattaforme di streaming. Nella vita privata, invece, i Cio preferiscono informarsi tramite siti di informazione specializzata (40,2%) e blog (21,3%).

La seconda parte della ricerca di marketing analizza l’ambito ludico, come i CIO trascorrono il tempo libero, quali sono i loro hobby e passioni. Dalla ricerca emerge che si tratta di persone che nel proprio tempo libero amano molto viaggiare (100%), principalmente nelle città d’arte (80,3%). Oltre la metà del campione, inoltre, riesce a soddisfare questa passione almeno 1 volta al mese. Prediligono ascoltare musica (99,2%), sia in radio che in streaming sulle principali piattaforme digitali, e praticare attività fisica e sport (98,4%, jogging, palestra e trekking), guardare serie tv/film in streaming (97,7%), leggere libri (96,9%) o guardare la TV (92,9%). 

Al contrario di quanto si possa pensare, la lettura rimane uno dei passatempi preferiti, con una media di 2 libri letti al mese, un dato che stupisce molto e che supera la media italiana. Il CIO moderno è però affezionato ancora al libro cartaceo (57,7%), alla narrativa italiana e ai libri di tecnologia e digitale. Infine, ama trascorrere il suo tempo libero visitando mostre e musei (92,2%) e dedicandosi ai suoi hobby preferiti: giardinaggio (41%), bricolage (22,9%) e fotografia (20%) sono i più gettonati. 

I profili e l'identikit del CIO del Terzo Millennio

Tutte le informazioni raccolte da questa ricerca di mercato, sono servite a delineare 4 diverse tipologie di profili di CIO: Explorer (40,9%), Digital First (29,1%), Focused (18,9%) e Social (11%). 

  1. L’Explorer è caratterizzato da una grande apertura mentale che porta a sfruttare qualsiasi fonte di informazione per tenersi aggiornato (analogica, digitale o social). La maggioranza degli intervistati è stata ricondotta a questa tipologia di CIO moderno.
  2. Il CIO Digital First è un altro profilo molto comune, che si informa prevalentemente sui canali digitali, sia nel privato sia in ambito lavorativo, con un’elevata varietà di fonti di informazione. In generale, rifiuta tendenzialmente tutto ciò che è analogico. 
  3. Il Focused, che si informa prevalentemente tramite media tradizionali analogici ed è concentrato su un set ristretto di fonti di informazione di cui, però, si fida ciecamente. Ha dei baricentri certi. 
  4. Il CIO Social è infine scarsamente rappresentato, predilige l’utilizzo di fonti informative digitali. Usa prevalentemente i social network per confrontarsi con colleghi e amici e segue le opinioni di Social Influencer. 

Questa ricerca di mercato è stata un importante strumento di analisi per noi e per i nostri Partner, con cui abbiamo condiviso i dati e le analisi fatte. Il sondaggio ci consente di conoscere meglio chi sono i nostri clienti, aiutarli in modo concreto e offrire loro ciò di cui hanno realmente bisogno. È sempre più importante concentrarsi sull’aspetto umano delle relazioni, creando un rapporto personalizzato e empatico. 

La tecnologia ci viene sicuramente fornendo molteplici informazioni, ma noi, come persone, dobbiamo essere bravi a comprendere a fondo i nostri clienti, conoscerli, interagire con loro e approcciarli nel modo giusto sui canali corretti.


Se ti abbiamo incuriosito e vuoi leggere l’indagine completa puoi scaricare gratuitamente l’executive summary della ricerca.

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